Oggi si parla molto di occlusione, di malocclusione e di patologie correlate. Diamo allora una definizione molto semplice ma precisa: l’occlusione è il modo in cui combaciano i denti nel cavo orale. Tutto qui? Certo che no! Esiste una occlusione abituale, quella che ho stringendo i denti, come per mandare giù la saliva, e quella cosiddetta “occlusione o relazione centrica”. Quest’ultima, saltando a piè pari le continue e variabili definizioni  date dai molteplici autori sull’argomento, è comunque dominata da fattori anatomici che poco hanno a vedere coi denti (anzi, i denti possono essere da ostacolo-ma lo vedremo dopo). I fattori anatomici sono la posizione della mandibola che articola con il cranio tramite la famosa ATM (cioè articolazione temporo-mandibolare. Esistono dei muscoli che partono dal cranio e vanno alla mandibola e servono per masticare. Si sa anche che il cranio è poggiato sulla colonna vertebrale e tutto è tenuto assieme da legamenti e muscoli anche qui. Se paragoniamo i muscoli a dei cordini, tirando un cordino dalla schiena o dalle spalle influenzo ed altero  tutti i rapporti esistenti tra vertebre e cranio  e tra cranio e mandibola creando tensione. Questa tensione detta di origine ascendente, crea tutta una serie di alterazioni: rigidità muscolare, difficoltà a eseguire i movimenti del collo in maniera completa, mal ti testa e vari scricchiolii e rumori relativi alle articolazioni interessate viste prima. Può essere una botta, una caduta, una errata posizione alla scrivania, davanti al computer, un incidente come un tamponamento ecc. ecc., molte sono le cause scatenanti. E perché non metterci anche lo stress, una tensione che, a volte con blocchi emotivi intensi, si scarica proprio sui muscoli del collo e delle spalle? E non abbiamo ancora parlato di malocclusione. Perché? Perché in questa situazione, i denti probabilmente hanno poca influenza, bisogna guardare e rimuovere il problema ascendente, quando possibile. Abbiamo detto quindi che i muscoli ed i legamenti, i cordini, se non vengono tirati e fanno il loro lavoro non danno problemi di sorta; ed ecco che entra in azione il problema discendente: la malocclusione, cioè il cattivo combaciamento dei denti. Perché i denti hanno un cattivo combaciamento e perché questo sarebbe la causa di altri problemi fino alla spina dorsale? Perché come ormai sappiamo, i muscoli hanno una loro lunghezza e lavorano bene a quella lunghezza, ma se vengono stirati, o accorciati, o lavorano eccessivamente al di fuori della masticazione (le parafunzioni) vanno in tilt, contraendosi e lavorando male, spostando i rapporti tra il cranio e la mandibola e tra il cranio e le vertebre sottostanti. Anche questa situazione genera dolore, “cervicale” anche senza segni di degenerazione in radiografia, rigidità del collo e tutti gli altri sintomi che chi ne soffre conosce bene. Quindi, se i miei denti sono cresciuti male perché non ho messo un apparecchio, perché mi hanno tolto dei denti che non ho sostituito (e tutti gli altri anche se non me ne sono accorto si sono spostati), perché sono un tipo emotivo e mi consumo i denti con le parafunzioni ( bruxismo), perché mangio cibi ricchi di fibre che consumano la superficie di masticazione dei miei denti, perché ho più di ………anni e tutto si logora e per tanti altri motivi posso entrare nel gruppo dei maleocclusi. Ne consegue, e lo capite bene, che la stabilità occlusale del paziente è il bene più prezioso che l’odontoiatra deve mantenere o, in caso di modifiche dei denti, recuperare e ripristinare. Lo studio di questi problemi, proprio perché complessi, comprende quindi una valutazione occlusale (come combaciano i denti), una simulazione occlusale ( il famoso bite, una soletta per così dire, che si interpone tra i denti per vedere  di avvicinarsi al giusto combaciamernto senza l’influenza negativa dei denti stessi) ed una vaqlutazione posturale, fatta da esperti che però abbiano conoscenze anche di odontoiatria.

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